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Su TRUMP concordo pienamente col Prof. Alessandro CECI

GEOPOLITICA DEI SOCIAL
Ho seguito la cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Presidenza degli USA.
Un rito ridicolo e obsoleto, insignificante, una di quelle procedure che quando perdono attualità diventano ridicole.
Trump sembrava il Presidente di una Repubblica delle banane, uno che ripete ossessivamente che, grazie alla sua discesa dal cielo, ora comincia l’età dell’oro, le magnifiche sorti e progressive.
Ogni tiranno africano si sente l’unto di Dio, ma è semplicemente e volgarmente inzuppato dai propri interessi. E forse nemmeno dai propri.
Tuttavia, a parte queste note di mediocre folklore, si delinea sempre più, in un mondo globale ed interdipendente, una America autarchica, chiusa in se stessa e circondata da nemici generici e minacciosi.
Una America così non c’è mai stata.
Così repulsiva delle istituzioni internazionali e bloccata sulla sua falsa identità, è contro natura. Non concepibile.
L’identità americana non esiste. Si tratta di gruppi dalle molteplici etnie, da cui non si sono mai del tutto distaccare. Gli unici veri Americani sono gli indiani che sono stati sterminati da inglesi francesi, norvegesi, belgi, italiani…
Ciò che sfugge totalmente a politici e analisti, a mio avviso, sono due eventi fondamentali:
1 – l’ America non è più quella dì qualche anno fa. È cambiata, totalmente e, per noi, diversa e distante. Non la capiamo più. Nell’ottica delle costituende Piattaforme Continentali, l’America si è trasformata e nessuno interprete la conosce e la riconosce più.
2 – l’America autarchica è l’emblema dell’irreversibile declino. La forza americana è sempre stata la sua apertura, spesso giustamente classificata come imperialismo. Il suo peso sul sistema delle relazioni internazionali è sempre stato preponderante, talmente preponderante da asservire gli altri alla sua potenza e spesso alla sua prepotenza. Il declino americano è la riduzione della sua leadership agli interessi di quartiere dettate dalla autoreferenzialita’ di un berlusconismo estremizzato.
Se ne avvantaggera’ l’Europa?
Chissà!
Certamente, nel mondo globalizzato, la chiusura di un mercato, sebbene ricco, porta alla apertura di mercati alternativi, forse meno ricchi, ma molto più popolosi, tanti cittadini che devono ancora iniziare a consumare davvero. E se l’America di Trump è autarchica, questa è una opportunità per tutti gli altri.
https://youtu.be/2HqlGRcV-zE?si=4mKM_8qDlw5DepH_
Alessandro CECI da Facebook
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