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PRIVERNO: dissuasori a scomparsa automatici

“Pur nutrendo un indiscutibile e profondo rispetto per il caso che è stato segnalato a mezzo stampa dal presidente dell’associazione di volontariato ‘Ester’ Nando Andreoli, vale la pena chiarire sia all’associazione che al segretario PD, Anna Maria Bilancia – che si è fatta portavoce del disagio sottolineto dallo stesso Andreoli – i termini esatti della questione pur avendo dovuto, la Bilancia, essere già a conoscenza degli stessi essendo contenuti in un delibera che risale a maggio dello scorso anno con la quale si disciplinava l’istituzione dell’isola pedonale facendo riferimento ad alcuni casi specifici”.
E’ questa la prima reazione dell’amministrazione comunale dopo aver appreso la notizia nella quale la si accusava di non aver preso in considerazione, nella gestione della ZTL (Zona a Traffico Limitato) con conseguente istituzione dell’area pedonale ed installazione e posizionamento di tre dissuasori a scomparsa automatici, alcune particolari categorie tra le quali quella che fa riferimento alle persone diversamente abili.
Nella delibera in questione – la n° 89 del 17 maggio 2011 – che disciplina l’area perdonale e il funzionamento dei dissuasori a scomparsa limitando il transito dei veicoli, in particolare vanno evidenziate due voci: quella che fa riferimento alle deroghe per cui l’accesso è consentito sempre ai mezzi di soccorso, forze di polizia, vigili del fuoco, ambulanze tramite la consegna di un telecomando e un contatto telefonico e ai veicoli adibiti al trasporto di persone con limitate o impedita capacità motoria, in altre parole a coloro che sono portatori di forme di disabilità che dovessero abitare o che avessero la necessità di transitare nei tratti interessati dalla ZTL.
In questo caso, come nel primo, per l’apertura dei dissuasori si potrà richiedere, presso il Comando di Polizia Municipale, un telecomando o l’abilitazione di un numero di telefono, previa compilazione e sottoscrizione di un apposito modulo.
Pertanto, appare davvero fuori luogo la polemica che, in questi giorni, è stata portata avanti a mezzo stampa dall’esponete PD.
“Oltre a quelli citati – aggiunge concludendo l’amministrazione – esistono altri casi per i quali è previsto l’uso del telecomando dietro esplicita richiesta. Basti, ad esempio, considerare i mezzi operativi per la raccolta dei rifiuti e per lo spazzamento delle strade, i veicoli adibiti a trasporto pubblico, i titolari di passi carrabili, gli autorizzati per eccezionali e temporanee necessità. Insomma, naturalmente si tratta di casi particolari che erano stati presi in considerazione dall’amministrazione comunale nel momento stesso in cui sono stati installati i dissuasori. Pare strano che la Bilancia, a distanza di quasi un anno, rivendichi solo ora un servizio così importante in quanto rivolto a coloro che ne hanno maggiormente necessità. Ci auguriamo che il segretario PD non abbia voluto, con il suo intervento, strumentalizzare un argomento che per la sua valenza non è proprio il caso di tirare in ballo e approfittiamo della circostanza per consigliarle di documentarsi più approfonditamente prima di scendere in campo chiedendo lumi all’amministrazione”.

Benedetta Castelli – Staff del Sindaco

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