
“Quando, il 5 settembre scorso, è stato notificato al Comune che il 19 novembre era stata fissata l’udienza preliminare nel procedimento che vede imputati l’ex sindaco Porzio e 31 altre persone, non ho avuto un attimo di esitazione nel decidere, insieme alla Giunta, che dovevamo costituirci parte civile”: così spiega il sindaco di Ponza Piero Vigorelli.
“Il mio problema è stato semmai quello di individuare il professionista qualificato a cui affidare l’incarico e dotato di quella autonomia di giudizio che un esterno alle vicende di Ponza poteva garantire. La scelta è stata fatta a favore dell’Avvocato Emilio Salustri del Foro di Roma.
“La costituzione di Parte Civile è obbligata per diverse ragioni. In primo luogo perché questa amministrazione è stata eletta per dare un taglio netto con il passato e poi perché Ponza ancora sta pagando i danni di immagine ed economici che gli arresti di due anni fa hanno provocato e che seguivano al sequestro dei pontili di due anni prima, che aveva già gettato un primo discredito sull’isola.
“E’ noto che una situazione di diffusa illegalità respinge investimenti e investitori. E Ponza ha sofferto per questo in termine di lavori pubblici bloccati, di lavori di edilizia privata rinviati, del timoroso distacco delle autorità regionali fonte di interventi finanziari, di natanti che si dirigevano altrove, di turisti che voltavano le spalle all’isola, di forestieri proprietari di case che mettevano in vendita la loro magione, mentre prima era lotta feroce all’ultimo euro per acquistare una casa a Ponza.
“E’ noto ancora che il turismo si alimenta di immagine e di immagini positive, salutari, di accoglienza. Da questo punto di vista sono stati nefasti i messaggi che venivano da un’isola squassata dall’inchiesta della magistratura, con un’ombra sinistra che offuscava le bellezze incomparabili di Ponza e il cuore buono e onesto dei suoi abitanti.
“Il Comune si costituisce Parte Civile per ottenere per la popolazione il risarcimento di tutti i danni materiali e morali subiti a seguito dei reati contestati agli attuali imputati”.
Il Direttore Dott. Sergio Monforte