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MINTURNO – ANCORA UNA SCONFITTA PER IL BASKET SCAURI, FERMATO IN TRASFERTA DAI PRIMI DELLA CLASSE

Finisce 74-68 la sfida impossibile contro l’EuroBasket Roma. I capitolini, emanazione della storica Virtus Roma, della quale restano l’ex play Davide Bonora, capo allenatore, e l’ala Alex Righetti, ancora valido elemento sul parquet, sono sicuramente squadra di alto livello, costruita a dovere per puntare alla promozione ed al derby con “casa madre”, ammesso che i giallorossi riescano a scuotersi e lasciare l’ultimo posto in classifica della serie A. Lo Scauri tutto da ricostruire dopo le quattro sconfitte consecutive ed il cambio di allenatore affrontava l’EuroBasket con lo spirito decisamente basso, con la necessità di riprendersi e smuovere la classifica ma anche con la consapevolezza che battere i romani era una missione impossibile.

Foto della partita
Foto della partita

 

E, alla fine, poco ci è mancato che l’impossibile potesse avverarsi. È vero che i romani sono stati in testa per quasi tutto l’incontro, raggiungendo anche i +15 punti, ma Scauri non solo è riuscita nel primo quarto a mettere il naso avanti (massimo vantaggio +4), ma anche a rimontare nell’ultima frazione, portandosi dal -12 a -4 con palla in mano. Il tiro successivo, affidato al suo giocatore di maggiore personalità, Bagnoli, si è stampato sul ferro, regalando, praticamente, l’incontro ai romani. Eppure l’EuroBasket ha sofferto in quei minuti, con tanti errori e tanta tensione: Scauri rientrava ed il loro gioco non era certo quello del secondo o del terzo quarto. Purtroppo, però, quell’errore ha ridato loro quel respiro che ha permesso loro di prevalere.

Colpa di quel tiro, allora? Certo che no. Scauri ha commesso tanti errori, troppi. Poco incisivi in attacco, con troppi giocatori che, seppur liberi, hanno rifiutato tiri che avrebbero dovuto provare, sia per cercare di fare punti, sia per aprire la difesa altrui. Poco incisivi in alcune fasi difensive, al punto da permettere ai romani di ottenere il break del primo quarto grazie alla ripetizione, per ben tre volte consecutive, dello stesso schema che liberava Staffieri (ex di turno) al tiro da 3 punti. Quei nove punti, alla fine, sono stati decisivi. Poco incisivi al rimbalzo, ma con Bagnoli non al meglio della condizione e con Salvadori subito gravato di falli, la soluzione della squadra “puffo”, con quattro piccoli sempre in campo (Martino e Lombardo non possono essere considerati veri lunghi, soprattutto in serie B), non giova certo alla cattura dei rimbalzi. Poco incisivi sul contropiede, praticamente ormai sparito (tranne una palla rubata di Richotti) dalle azioni pontine; Scauri, ormai, gioca lentamente, controllata. Può essere un bene, ma contro squadre più alte e pesanti può essere anche un grosso limite.

Quindi tutto male? Certo che no. Scauri si è battuto alla pari contro i migliori del girone e questo è un bel punto di partenza. Ora, però, si deve rapidamente ricominciare a vincere. La frattura del cambio di allenatore nel momento più difficile del campionato, visto che tutti gli avversari più forti capitavano ad inizio torneo, doveva essere assorbita e, poco alla volta, sta avvenendo. Ora è il momento di capitalizzare il tutto e ritornare alla necessaria vittoria. Scauri di inizio stagione non puntava alla leadership, ma ad un buon posto in classifica (tra il 5° e l’8°); ora quella posizione può apparire una chimera, ma si è ancora all’inizio e tutto può succedere. Niente panico e niente esaltazione, ma solo duro lavoro quotidiano; solo così si potrà tornare al successo, magari domenica prossima al Pala Borrelli contro Catanzaro.

A cura di Flavio Formica

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