Sabato 27 ottobre alle ore 18.00 presso la sala Giunta del Comune

Un cenacolo di sole donne, il Tìaso, istituito dalla divina Saffo per educare le fanciulle al futuro matrimonio e al culto delle Muse. Una donna passionale, istintiva, coraggiosa, a volte indomabile, per la quale vale una sola regola: aver amato e amare. Le sue allieve la adorano come una dea, in particolare Attis e Gòngila, una schiava da lei salvata e affrancata. Dialoghi serrati e coinvolgenti, canti e versi di lode all’amore e alle arti, tra descrizioni poetiche di paesaggi e luoghi. Metafore sublimi tra storie d’amore e passioni, prima travolgenti e poi strazianti. Tanto che Saffo lascerà le sue allieve, perché le sue certezze radicate sull’amore e la consapevolezza di non poter domare questa forza cieca e devastante con le lusinghe della ragione, crollano. E crollano di fronte all’amore per Attis, che cercherà e troverà troppo tardi. Una vita trascorsa nell’impegno di spiegare Eros e i suoi segreti, per poi capire che “Eros non vuole essere spiegato”.

[…] L’autore entra in punta di piedi, e con lo stesso garbo ci introduce nell’animo della poetessa, lì dove certezze e paure si confondono, dove non ci sono leggi prestabilite, ma tutto risponde alla logica della passione, agli impeti del “thymòs” che lei stessa, maestra di Eros, riesce con fatica a domare.
”Saffo ci travolge, ci inabissa nei nostri archetipi, e parla all’anima sapiente di ognuno: un piccolo capolavoro”. – ROSSELLA FUSCO.
” Lettura straordinaria, anzi, di straordinaria bellezza”. – Gabriella Scamardella.
”Un viaggio affascinante attraverso i pensieri, le ossessioni e l’amore di Saffo verso la donna e la libertà, quanto mai lungimirante nel pensiero femminista”. – LORENZO SPURIO.
”Grazie, perché un libro come il tuo andrebbe letto nelle scuole, non solo nei Licei classici in appendice alla lettura, all’analisi e alla traduzione delle liriche di Saffo, ma proprio in tutti gli Istituti, poiché esso riesce a trasmettere l’insegnamento più alto e irrinunciabile: che l’Amore, come la Verità, rende libero l’essere umano, e che magari, sì, “Eros non vuole essere spiegato”, ma è anche impossibile non provare a farlo”. – FRANCESCO FAVI.
” (Saffo) fa bene leggerlo in questo nostro buio Medioevo sentimentale e sessuale. Ci fa sognare insieme alla poetessa più grande e delicata della Storia; ci invita ad amare ciò che amiamo, senza giudizio. Una lirica ispirata, non può che essere nata così, da oltre duemila e cinquecento anni … nel silenzio senza risposte certe: questo è davvero il grande salto, non nel vuoto, ma nell’eterno di Saffo”. – ROSSANA DI POCE.
” Ciò che rende interessante il libro è l’inclinazione poetica di Saffo che si abbina perfettamente al linguaggio fresco dell’autore, quasi vivessero in simbiosi: Gianluca Paolisso si rispecchia in Saffo e vive tutto ciò che vive Saffo, così che narratore e protagonista del romanzo diventano una cosa sola”. – MONICA FANTACI.

Il Direttore Dott. Sergio Monforte