Welcome to ULISSELAND.COM   Click to listen highlighted text! Welcome to ULISSELAND.COM
Home / Enti / GAETA : Siglato il protocollo di intesa tra Comune di Ventotene e Camera di Commercio di Latina

GAETA : Siglato il protocollo di intesa tra Comune di Ventotene e Camera di Commercio di Latina

La firma del protocollo

Economia del mare e portualità al centro dello sviluppo

E’ stato siglato a Gaeta il protocollo di intesa “per la valorizzazione e lo sviluppo dell’Economia del Mare e per la qualificazione e regolamentazione delle Aree portuali” tra il Comune di Ventotene, rappresentato dal Sindaco Giuseppe Assenso e la Camera di Commercio di Latina, rappresentata dal Presidente Vincenzo Zottola.

I presenti alla sottoscrizione del Protocollo

Con riferimento al quadro complessivo della programmazione il Comune di Ventotene e la Camera di Commercio di Latina firmatari dell’intesa assumono come prioritari i seguenti indirizzi operativi:

a) Valorizzazione e sviluppo dell’Economia del Mare

 Promuovere l’Economia del Mare in ogni sua forma e settore.
 Valorizzare il sistema imprenditoriale legato all’Economia del Mare.
 Individuare e dedicare azioni utili alla promozione dell’Economia del Mare e dei progetti legati ad essa.
 Partecipare ad azioni di promozione comune, come lo Yacht Med Festival ed altre iniziative ed eventi.
 Partecipare insieme a progetti comuni inflatable camping tents.
 Sostenere iniziative legate al mondo della nautica e del turismo nautico anche con strutture affiancate alla Camera di Commercio di Latina come Assonautica e Aziende speciali anche attraverso l’individuazione di una sede operativa.
 Sostenere piani di sviluppo legati al mare, ai porti, alle coste, alle spiagge, etc..

b) Qualificazione e regolamentazione delle Aree Portuali commerciali e turistiche

 Promuovere e avviare la qualificazione e la regolamentazione delle aree portuali del Comune di Ventotene attraverso la realizzazione di studi e progettazioni utili alla redazione del Piano Regolatore Portuale.
 Qualificare il sistema delle aree portuali del Comune di Ventotene attraverso l’organizzazione delle banchine, l’adeguamento e il potenziamento della stazione marittima, ma anche riequilibrando il traffico marittimo di passeggeri e merci al fine di garantire la sostenibilità dei flussi in entrata ed in uscita dai porti, consentendo il potenziamento di quello nautico/turistico ed integrandolo con i servizi dell’isola.
 Regolamentare il sistema della portualità incentrato sul traffico passeggeri, commerciale e nautico/turistico, avviando funzioni di supporto e riequilibrio rispetto alla situazione attuale e rispetto ai flussi di crescita del turismo stesso. Al fine di ottenere il suddetto riequilibrio è necessario prevedere interventi strutturali e infrastrutturali volti a conseguire un potenziamento del turismo nautico e a risolvere le problematiche relative alla sicurezza della navigazione e alla protezione dello specchio acqueo interno, a studiare la possibilità di adeguamenti dell’assetto viario che consentano di razionalizzare l’attraversamento del nucleo urbano di maggiore congestione e che siano in grado di salvaguardare il sistema ambientale.
 Analisi e studio preliminare per la programmazione dei servizi nelle aree portuali, con una focalizzazione sull’evoluzione turistica dell’Isola e suo confronto con il turismo insulare e diportistico italiano.
 Rilievi e studi preliminari per la redazione del piano regolatore portuale, con uno studio sullo stato attuale delle terre emerse e nell’intorno del porto, rilievi batimetrici, indagini geognostiche e relazioni geologico/tecniche.
 Analisi ambientale con una focalizzazione sulla normativa, sulla Valutazione Ambientale Strategica, una descrizione del piano di intervento, un quadro pianificatorio e programmatico, piani di settore e di coerenza esterna, individuazione degli obiettivi di sostenibilità, valutazione degli impatti ambientali ed azioni di compensazione degli stessi.

“Proseguendo nel processo di crescita e qualificazione dell’isola” ha dichiarato il Sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso “questo protocollo si inserisce nei quadri programmatici di sviluppo che ci legano totalmente all’Economia del Mare. La regolamentazione delle aree portuali indica la corretta via per garantire la crescita della portualità sia turistica che commerciale. Dal mare viene la nostra economia e i porti rappresentano il nostro sistema di accoglienza. Senza una qualificazione della portualità e dei servizi connessi non possiamo proseguire coerentemente con le nostre politiche di sviluppo turistico, ma allo stesso tempo non possiamo offrire ai nostri cittadini un miglior servizio e una migliore qualità della vita. Un particolare ringraziamento va alla Camera di Commercio di Latina, che è sempre attenta a stimolare e portare avanti piani di sviluppo condivisi. Solamente in un sistema aggregato e condiviso il territorio, le istituzioni e le imprese possono cogliere un maggior vantaggio, ancora di più per un’isola come Ventotene, che nelle sue scelte è sempre stata all’avanguardia a partire dall’Europa di Spinelli”.
“Con la firma di questo protocollo” ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Latina Vincenzo Zottola “si rafforza il lavoro che stiamo portando avanti intorno alle tematiche dell’Economia del Mare. Nessun progetto strategico può prescindere da una rete istituzionale, associativa e imprenditoriale sempre più forte e allargata. Il tema del turismo nautico è al centro delle nostre politiche di sviluppo per il territorio e per l’Italia. Abbiamo in provincia di Latina ricchezze di assoluto valore che hanno bisogno, ancor più in tempi difficili come questo, di azioni congiunte di sostegno, rilancio e valorizzazione. Ventotene, per il suo patrimonio storico, culturale e ambientale rappresenta uno dei nostri punti di forza. La sua carenza infrastrutturale è un limite non solo per l’isola e per la provincia, ma per l’intera regione Lazio. Disporre di aree portuali turistiche e commerciali regolamentate e qualificate significa poter attrarre ancor più risorse e creare maggior valore”.
Sono intervenuti anche il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano; il Presidente del Club Nautico di Gaeta Salvatore Cicconardi; il Presidente della Comunità di Arcipelago Ponza-Ventotene, Daniele Coraggio; il Direttore della Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta delle Isole di Ventotene e Santo Stefano Francesco Perretta; l’Assessore provinciale allo Sviluppo Economico Silvio d’Arco e la vicepresidente di Laziomar Maria Terenzi.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA VALORIZZAZIONE E LO SVILUPPO
DELL’ECONOMIA DEL MARE E PER LA QUALIFICAZIONE E
REGOLAMENTAZIONE DELLE AREE PORTUALI
TRA
COMUNE DI VENTOTENE
e
CAMERA DI COMMERCIO DI LATINA

PREMESSO CHE

– I contenuti dell’intesa sono da considerarsi quale attuazione in materia di Economia del
Mare e qualificazione e regolamentazione della portualità commerciale e turistica delle aree
portuali.
– Il sistema dell’Economia del Mare rappresenta una inestimabile risorsa economica di non
facile definizione alla luce del suo lungo raggio di espansione all’interno del sistema
produttivo globale. Emblematica, al riguardo, è la definizione che viene data dalla guida del
Maritime Industry Museum at Fort Schulyler (State University of New York Maritime College
Campus), in cui si descrive un lungo elenco di attività di produzione e servizi che in essa
possono essere comprese, quali i servizi di accesso ai porti, quelli legati alla
movimentazione delle merci, i servizi di trasporto passeggeri, la navigazione interna, la
costruzione e riparazione di imbarcazioni, l’istruzione e la formazione nautica, la pesca,
l’attività di assicurazione, la comunicazione e le filiere innovative del turismo nautico e della
tutela ambientale. Questa definizione, piuttosto vaga ai fini di una precisa analisi scientifica,
mette tuttavia in evidenza l’ampiezza e la complessità delle filiere del mare che da sempre
materializzano interessi, flussi ed aspirazioni dei territori interessati.
– Per la particolare conformazione della struttura imprenditoriale italiana, caratterizzata
soprattutto da sistemi di piccole e piccolissime imprese, spesso collegate a rete, lo sviluppo
dell’Economia del Mare passa necessariamente attraverso distretti industriali, sistemi
produttivi locali e filiere economiche integrate, laddove la forza dell’elemento marino non si
limita a dominare il paesaggio ma influenza, l’economia, la storia e la cultura locale,
incidendo sulla vita di ogni comunità coinvolta.
– L’interesse per l’Economia del Mare e l’impegno verso il riconoscimento di una propria
specificità in un contesto di politica marittima integrata globale appaiono particolarmente
vivi nel nostro Paese essendo l’Italia posizionata al centro del Mediterraneo e disponendo
di 7.468 km di coste, di cui oltre 360 km solo nel Lazio (pari al 4,9% del totale nazionale).
– L’Italia si posiziona al 1° posto in Europa per importazioni via mare, con 185,4 milioni di
tonnellate di merci, e al 3° per esportazioni, con 47 milioni, a poca distanza da Germania e
Olanda, e ha una leadership nel traffico passeggeri, con 6,7 milioni di persone come base e
destinazione delle crociere, nella costruzione di navi passeggeri e motor-yacht di lusso.
– Il contributo al Pil nazionale dell’Economia del Mare, comprensivo sia della componente
industriale manifatturiera e terziaria che di quella istituzionale (Marina Militare, Capitanerie
di porto, Autorità portuali e sistema previdenziale ed assicurativo dei marittimi), nonostante
la contrazione rispetto a quanto rilevato a metà decennio, effetto di un rapido
ridimensionamento, con il palesarsi della crisi internazionale, del volume di attività dello
shipping, delle costruzioni di imbarcazioni e delle attività di logistica portuale e dei servizi
connessi, ammonta attualmente a 39,5 miliardi di euro, pari al 2,6% del totale nazionale.
– In termini di contributo settoriale, dopo i trasporti marittimi (10,3 miliardi di euro di
contributo) si collocano le attività di logistica portuale e ausiliarie ai trasporti (6,7 miliardi), la
pesca (4,4 miliardi), la cantieristica navale (4,3 miliardi), la nautica da diporto (3,3 miliardi,
oltre 5 miliardi quale spesa dei croceristi e diportisti) e le attività istituzionali (pari a 5,5
miliardi).
– L’Economia del Mare ha visto impegnate sul territorio nazionale, nel corso del 2011, oltre
213 mila unità di lavoro dirette. I comparti a maggiore intensità di lavoro sono quelli della
pesca (circa 60 mila occupati), dei trasporti marittimi (42,5 mila), della Marina Militare (33,6
mila), delle attività di logistica portuale (31,8 mila), della nautica da diporto (22,3 mila), della
cantieristica navale (11,8 mila), delle Capitanerie di Porto (quasi 11 mila) e delle Autorità
Portuali (1,2 mila).
– In termini di produttività, il valore aggiunto per occupato diretto vede le Autorità portuali
collocarsi al primo posto con 172,4 mila euro per occupato, seguite dalla cantieristica
navale (97,5 mila euro) e dai trasporti marittimi (96,1 mila euro), mentre su livelli
decisamente più contenuti si collocano i segmenti del cluster marittimo della Marina Militare
(76,4 mila), delle attività portuali (70 mila), della nautica da diporto (56,7 mila), delle
capitanerie di Porto (55,6 mila) e della pesca (20,7 mila).
– La “filiera matura” dell’Economia del Mare, considerando il sistema portuale, dei trasporti
marittimi, della cantieristica navale e nautica da diporto e della pesca, rappresenta i quattro
quinti dell’intera filiera del mare, con più di mezzo milione di occupati mentre meno di un
quinto, tra il 17% e il 19%, dell’Economia del Mare è rappresentato dalla “filiera innovativa”,
che comprende al suo interno il turismo del mare e le attività di tutela e salvaguardia
ambientale, con 130 mila persone impegnate di cui per larga parte nel settore del turismo
marittimo.
– Dalla recente crisi economica, lo sviluppo delle attività produttive e di servizio legate alla
risorsa mare emerge come una delle principali sfide che le economie territoriali sono
chiamate ad affrontare per ricostruire le premesse di uno sviluppo moderno e durevole nel
tempo.
– All’interno di questa cornice di struttura economica nazionale il territorio della provincia di
Latina si contraddistingue, con specifico riferimento all’Economia del Mare, per una
importante presenza di filiere produttive afferenti i comparti di:
•cantieristica navale, il comparto che ha espresso, prima dell’avvento della difficilissima crisi
economica internazionale, le migliori potenzialità di crescita e nuova occupazione,
comprendendo sia le attività di costruzione di imbarcazioni e natanti che la riparazione, la
manutenzione e il rimessaggio;
•pesca e piscicoltura, la lavorazione e del confezionamento di prodotti ittici;
•trasporti marittimi e portualità commerciale (nel 2011 il porto di Napoli movimenta un totale
di merci, tra rinfuse liquide, solide, in contenitori, Ro-Ro e varie pari a 19 milioni 419 mila
tonnellate, Salerno 8 milioni 649 mila, Civitavecchia 7 milioni 644 mila, Fiumicino 5 milioni
500 mila e Gaeta 2 milioni 427 mila tonnellate, pari, complessivamente considerate, al
10,0% del totale nazionale; per il traffico passeggeri, inoltre, il porto di Civitavecchia ha
visto, nel 2011, 4 milioni 103 mila passeggeri in transito, quello di Napoli 8 milioni 618 mila,
Salerno 562 mila e, quindi, Gaeta con 902 persone);
•turismo nautico, fluviale e mercato crocieristico (per il mercato delle crociere il porto di
Civitavecchia, primo in Italia e secondo nel Mediterraneo solo a Barcellona, registrava nel
2011 quasi 2 milioni e mezzo di mila croceristi, ha registrato 1 milione 950 mila tra sbarchi,
imbarchi e transiti di croceristi, il porto di Napoli 1 milione 140 mila mentre il porto di
Salerno quasi 100 mila, con le previsioni del mercato che segnalano per il 2012 circa 25
milioni di passeggeri mondiali per questo segmento);
•portualità turistica (dove Lazio e Campania detengono, secondo le stime ufficiali, 23.877
posti barca, pari al 16,3% del dato nazionale);
•stabilimenti balneari (dove il 7,9% delle strutture nazionali sono localizzate sul territorio
laziale),
– In termini di turismo nautico occorre sottolineare come il territorio della provincia di Latina
appaia inserito in uno dei sistemi insulari più importanti, geograficamente e
strategicamente, per tutto il Mediterraneo; le Isole Ponziane (che comprendono Ponza,
Palmarola, Zannone, Gavi, Ventotene e Santo Stefano), crocevia sin dall’antichità di traffici
e baie utili alla sicurezza per la navigazione, vivono alcuni segnali di rallentamento
congiunturale dovuto sia ad una modifica della domanda turistica, sempre più esigente in
termini di servizi richiesti, che per i nuovi concorrenti entrati nello scenario competitivo. Il
miglioramento e l’ampliamento della gamma dei servizi e prodotti offerti, necessari per il
recupero di competitività, passa necessariamente attraverso nuove azioni di coordinamento
e di investimento, adeguamenti ai nuovi standard competitivi richiesti dal mercato, azioni di
marketing e di internazionalizzazione, in funzione di un’offerta in grado di fidelizzare una
domanda sempre più eterogenea (dal turismo nautico e balneare, in primis, a quello
sportivo, culturale, religioso ed enogastronomico, comunque legati alla risorsa mare).
– Con la presente intesa per la valorizzazione e lo sviluppo dell’Economia del Mare e con la
qualificazione e regolamentazione delle Aree portuali del Comune di Ventotene si
intendono definire “indirizzi operativi integrati e coordinati” in ordine ad un ambito
fondamentale della programmazione strategica, anche al fine di perseguire il miglioramento
dell’accessibilità, del sistema dei trasporti e delle infrastrutture turistiche dell’isola.
– Il Comune di Ventotene necessita, tra l’altro, di una qualificazione e regolamentazione delle
proprie aree portuali, quale volano di sviluppo imprenditoriale e territoriale per le filiere
economiche legate al turismo, alla nautica, alla pesca ed al commercio, uniche strade per il
rilancio della produttività dell’Isola.
– Il Comune di Ventotene, definito per la sua storia la Culla dell’Europa e dove è nato con
Altiero Spinelli il Federalismo Europeo, vuole avviare un nuovo percorso di riqualificazione
del proprio territorio, più strettamente legato all’Europa e alla valorizzazione della Cultura
del mare.
– La Camera di Commercio di Latina nelle sue linee programmatiche e strategiche mette in
evidenza la valorizzazione e lo sviluppo dell’Economia del Mare.
– Per lo sviluppo turistico, nautico e commerciale la Camera di Commercio di Latina da
sempre promuove iniziative di sistema.
– La Camera di Commercio di Latina ha ideato e organizza da anni la Fiera internazionale
dell’Economia del Mare – Yacht Med Festival.
– Al sistema camerale fa riferimento l’Assonautica della provincia di Latina.
– La valorizzazione dell’Arcipelago Ponziano è ritenuto dalla Camera di Commercio di Latina
elemento centrale di sviluppo per l’Economia del Mare della provincia.

IL Direttore Dott. Sergio Monforte

Translate »
Click to listen highlighted text!