Un vero successo ha caratterizzato il convegno sulla gestione dei rifiuti organizzato dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sudpontino, con la sala “Pernarella” dell’Ente consortile gremita come non mai, di amministratori, imprenditori ed addetti ai lavori.
Al tavolo dei relatori, oltre al Presidente del Consorzio, Avv. Salvatore Forte, il Sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Torino, Dott. Ciro Santoriello, l’Ing. Marco Romani, docente universitario a Firenze ed International advisor e l’Avv. Pasquale Cardillo Cupo, in qualità di moderatore.
Ma perché un convegno sui rifiuti solidi urbani?
Perché, come ha sottolineato lo stesso presidente del Cosind, Avv. Salvatore Forte, i rifiuti costituiscono, oggi, una vera risorsa da gestire in maniera legale ed oculata, sebbene possa apparire strano, in un Paese come l’Italia, che ne conferisce ancora, oltre il 90% in discarica, con costi crescenti ed immutati problemi ambientali. Una risorsa, oltretutto, che va sottratta alle ambizioni delle organizzazioni criminali, di stampo mafioso e non, che da tempo, hanno fatto dei rifiuti un proprio core business. Il problema vero è che oggi, i Comuni, nonostante le crescenti difficoltà di bilancio e gli esorbitanti costi di raccolta, trasporto e lavorazione dei rifiuti in discarica – basti pensare che la voce rifiuti costituisce oltre il 30% delle spese in bilancio – continuano ad andare in ordine sparso, dilapidando risorse ed opportunità, anziché operare in maniera sinergica, per cercare di ottimizzare la gestione degli stessi ed individuare una soluzione integrata e comprensoriale del problema, congeniale al territorio ed alla collettività.
Ecco perché il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sudpontino, ha concluso il Presidente Forte, lungi dal volersi candidare quale soggetto abilitato ad una gestione diretta del processo raccolta/smaltimento dei rifiuti, ma ottemperando, piuttosto, ad una sua precipua finalità istituzionale, quale Ente sovracomunale, con tale convegno, intende promuovere e stimolare iniziative virtuose, nell’assoluto rispetto del quadro legislativo che disciplina la materia, al fine di concorrere ad individuare le soluzioni più idonee, in grado di venire incontro ed assemblare le diverse esigenze territoriali. Basti pensare che in un solo chilogrammo di rifiuti sono presenti un’infinità di materiali diversi, tutti più o meno contenenti potenziale energia, che attende soltanto di essere sfruttata dalla collettività. L’obiettivo primario è che la gestione dei rifiuti non venga più vissuta come un problema, ma come una risorsa a tutto vantaggio della tutela ambientale e dell’economia generale.
“La nuova direttiva europea sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, ha sottolineato l’Ing. Romani, rafforza l’opportunità di crescita sostenibile con obiettivi e vincoli che stimolano una virtuosa chiusura del ciclo delle risorse. Lo sviluppo di tecnologie innovative dedicate al recupero/riciclo di materie prime seconde ricopre un ruolo fondamentale nella chiusura delle catene del valore, rispondendo alla criticità di approvvigionamento di materie prime ed alla contestuale necessità di ridurre le quantità dei rifiuti smaltiti in discarica, salvaguardando le risorse naturali.
In questo contesto emerge l’importanza di sfruttare tutte le opportunità di recupero di materie prime e di energia offerte dai rifiuti in generale e dai RAEE in particolare”.
In definitiva, ha concluso l’Ing. Romani, la crescente pressione antropica sull’ambiente spinge sempre più a determinare una diversa economia del rifiuto: dopo secoli di utilizzo irresponsabile delle risorse naturali siamo giunti davanti ad una nuova frontiera che ci obbliga a trasformare gli attuali modelli economici di tipo dissipativo in modelli economici conservativi delle risorse naturali.
Altro obiettivo del convegno è stato quello di spronare legislatori ed amministratori ad una netta inversione di rotta del percorso sino ad oggi seguito, nel delicato settore dei rifiuti. Un percorso che, permanendo l’attuale stallo, non solo non favorisce, nell’immediato futuro, alcuna valida alternativa, ma che, oltre alla costante implementazione dei costi di smaltimento, vede l’Italia fortemente penalizzata dalle sanzioni che la Comunità Europea ci commina, semestralmente, per le inadempienze in materia.
A tal proposito, particolarmente apprezzato è stato l’intervento del magistrato Ciro Santoriello, originario di Formia e da vent’anni in servizio presso il Tribunale di Torino, il quale ha evidenziato, con arguzia ed ironia i molteplici aspetti che caratterizzano, oggi, il settore dei rifiuti, compresa l’attuale lacunosa legislazione in materia.
E’ necessario, dunque, discutere, ma alla fine, decidere e scegliere la strada più sicura e vantaggiosa su cui indirizzare il ciclo completo dei rifiuti, tenendo ben presente che qualunque proposta o soluzione costituisce sempre un fattore di miglioramento delle condizioni ambientali e per la riduzione dei costi. L’intento del Consorzio Industriale, con tale iniziativa convegnistica, è stato proprio quello di offrire un valido contributo per tradurre le parole in fatti.
IL DIRETTORE: Dott. Sergio Monforte