
Il Comune di Gaeta lancia un’ancora di salvezza per l’Ufficio del Giudice di Pace. La soluzione individuata dall’Amministrazione, guidata dal Sindaco Cosmo Mitrano, è quella di unire le forze di tutti i Comuni del comprensorio Sud Pontino, al fine di mantenere in vita questo importante presidio giudiziario decentrato. La strada proposta dal Comune di Gaeta è stata inserita in uno schema di Protocollo di Intesa, ampiamente valutato e discusso nella riunione tra i primi cittadini del Golfo, e loro delegati, svoltasi, su iniziativa del Sindaco Mitrano, presso il palazzo comunale. Presenti il Vice Sindaco di Formia Benedetto Assaiante, il Sindaco di Itri Giuseppe De Santis, Il Sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, il Sindaco di Castelforte Patrizia Gaetano, il Sindaco di S. Cosma e Damiano Vincenzo Di Siena, il consigliere comunale di Minturno, delegato del Sindaco, Dino Bembo.
Assenti per impegni presi in precedenza i Sindaci di Ponza e Spigno Saturnia. Hanno partecipato, con funzione consultiva il Segretario del Comune di Gaeta, avv. Celestina Labbadia, ed il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Latina, avv. Giovanni Malinconico
Notevole la preoccupazione espressa dagli intervenuti sulla problematica in questione, oggetto anche di delibera da parte dello stesso Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina. Forte la consapevolezza di tutti che bisogna intervenire in fretta: entro il 10 novembre prossimo, i Comuni devono decidere e comunicare al Ministero della Giustizia se mantenere, a proprie spese, gli Uffici del Giudice di Pace.
“Il risultato importante raggiunto a Gaeta – ha dichiarato il Sindaco Mitrano – è la manifestazione della piena volontà di tutti a garantire l’apertura di almeno un Ufficio del Giudice di Pace nel comprensorio. Bisogna stabilire a questo punto se quello di Gaeta o quello di Minturno. Per tale ragione ci aggiorneremo a lunedì 15 ottobre prossimo” .
Sono numerose le motivazioni che spingono i Primi Cittadini del Golfo ad attivarsi per garantire la sopravvivenza nel basso Lazio di almeno uno di questi presidi giudiziari decentrati, che servono un bacino di utenza superiore ai 100.000 abitanti. In primis, i pesantissimi carichi di lavoro della sezione distaccata del Tribunale di Gaeta e la sopravvivenza della stessa. Poi le specificità territoriali, logistiche ed infrastrutturali che, da un lato, rendono irragionevole lo spostamento della sede da un edificio funzionale appositamente realizzato a strutture da reperire nel capoluogo, (stante l’assoluta insufficienza al riguardo del Palazzo di Giustizia e della sede del Giudice di Pace di Latina) e, dall’altro comportano insormontabili disagi nel raggiungimento del capoluogo da parte degli abitanti del comprensorio. Infine vi sono le significative problematiche relative ai tentativi di infiltrazione nel tessuto socio -territoriale da parte di organizzazioni criminali.
“Tutto ciò – ha sostenuto il Primo Cittadino di Gaeta – impone il mantenimento del presidio giudiziario decentrato e ne rende necessario il coordinamento su base provinciale”.
Nel corso del dibattito è emerso, in tutta la sua evidenza, come il principale ostacolo da superare è rappresentato dalla grave crisi che attanaglia le casse comunali, anche a causa dei tagli del Governo.
Proprio in considerazione delle difficoltà finanziarie legate al mantenimento dei due Uffici del Giudice di Pace di Gaeta e di Minturno, e nell’ottica di un risparmio di denaro pubblico, i Sindaci, in nome o per delega, hanno deciso di affrontare nuovamente la problematica dopo aver discusso, all’interno delle rispettive Giunte, lo schema di Protocollo d’Intesa, così come redatto dal Comune di Gaeta. Il nuovo incontro è stato fissato, dunque, per lunedì 15 ottobre presso il Comune di Formia, subito dopo lo svolgimento di una riunione, già prevista in quella sede, riguardante l’altro scottante tema del mantenimento della sezione distaccata del Tribunale di Gaeta.
Il Direttore Dott. Sergio Monforte