L’ Associazione Avvocati Sud Pontino è pronta a dar battaglia contro la soppressione della sezione distaccata di Gaeta del Tribunale di Latina.
L’Associazione costituita lo scorso 7 settembre, ma che già ha raccolto le adesioni di circa 200 avvocati operanti nei nove comuni facenti parte della sopprimenda sezione distaccata di Gaeta, ha denunciato lo sfacelo che deriverà dalla eliminazione della sezione, interessante i cittadini residenti nei nove comuni di: Formia, Gaeta, Itri, Ponza, Ventotene, Minturno, Spigno Saturnia, Santi Cosma e Damiano e Castelforte.inflatable outdoor christmas decorations
E’ stato chiesto con urgenza un incontro con il Ministro della Giustizia Paola Severino per evidenziare le gravissime conseguenze derivanti dalla soppressione prevista nel decreto legislativo del 7.9.12 consistenti in:
1) la mancanza di un presidio giudiziario in un territorio, quello interessato dai comuni facenti parte della sezione , soggetto ad infiltrazioni da parte della criminalità organizzata ( gli avvenimenti degli ultimi tempi sono eloquenti) in contrasto con gli interessi dei cittadini e con una seria tutela del territorio;
2) la soppressione della struttura di proprietà del comune di Gaeta e l’accorpamento ad altro Tribunale -che sia Cassino o Latina- che non dispongono di strutture adeguate, non comporterà alcun risparmio di spesa, ma ulteriori aggravi a carico del Ministero che dovrà sobbarcarsi ulteriori spese per reperire edifici idonei;
3) il gravissimo disagio che dovranno sopportare tutti i cittadini dei comuni interessati che, per qualsiasi affare giudiziario, dovranno recarsi in sedi distanti e mal collegate, a diverse decine di chilometri; situazione ancora più penalizzante per i residenti nei comuni insulari di Ponza e Ventotene che, per raggiungere il proprio tribunale, dovranno affrontare diverse ore di viaggio, via mare e su gomma;
4) l’irragionevolezza della soppressione di una struttura, come quella della sezione distaccata di Gaeta, che ha pendenze annuali di circa 3.600 procedimenti tra penali e civili ed un indice di litigiosità che è tra i più alti tra i Tribunali italiani e che, nonostante la carenza di personale, riesce a smaltire la maggior parte del contenzioso;
5) la mancata previsione di norme transitorie che regolamentino il passaggio ad altro Tribunale senza previsione di personale giudicante che possa occuparsi del contenzioso pendente, con la conseguenza, da un lato, che verranno azzerati migliaia di procedimenti penali e di indagini pendenti, molti dei quali dovendo iniziare daccapo rischiano di cadere in prescrizione, dall’ altro, che dovranno ricominciare ex novo un numero imprecisato di cause civili.
L’intento della neo nata associazione è dimostrare al Ministro, numeri alla mano, che la soppressione della sezione è illogica, sia dal punto di vista del risparmio di spesa, sia per una concreta lotta alla criminalità, sia per i disagi che creerà ad un bacino di utenza di oltre 100.00 abitanti.
L’associazione non prende posizione in ordine all’accorpamento al Tribunale di Cassino dei nove comuni facenti capo alla sopprimenda sezione distaccata, in quanto ritiene che il vero problema non sia appunto l’accorpamento, ma la soppressione dell’attuale presidio giudiziario.
Sono stati coinvolti anche i Sindaci dei Comuni interessati e le autorità politiche che a livello nazionale dovranno tutelare il territorio in questione al pari di quanto hanno fatto altri, che si sono battuti strenuamente a tutela degli interessi del loro circondario.
Ritiene altresì di coinvolgere tutte le realtà associative e gli stessi cittadini trattandosi di una lotta intrapresa non certo per interessi corporativi e campanilistici, ma a tutela del territorio del sud pontino che, diversamente, resterebbe abbandonato a sé stesso .
Il Direttore Dott. Sergio Monforte
