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GAETA – Cosind – L’IMPRENDITORIA ESTERA INVESTE NEL SUDPONTINO

Il sigillo dell'accordo
Il sigillo dell’accordo

Il territorio del sudpontino ed in particolare, il Golfo di Gaeta, con il suo terminale portuale, grazie soprattutto alla posizione baricentrica, nell’ambito del bacino mediterraneo ed alle intense e proficue relazioni istituzionali ed imprenditoriali instaurate dal management del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, si conferma sito ambìto e di grande interesse per potenziali investimenti esteri. Ne sono la conferma i due protocolli d’intesa stipulati, venerdì, presso la sede nazionale della Ficei, in Roma, dal Presidente del Cosind, Avv. Salvatore Forte, con gruppi ed organismi internazionali, premessa d’obbligo per la possibilità di importanti investimenti nel nostro comprensorio, da parte dell’imprenditoria estera.

Il primo Protocollo è stato siglato tra il Consorzio Industriale e la E-Waste Mediterranean, società sussidiaria della E-Waste Systems Inc., primario gruppo statunitense con sede a Londra, rappresentato dal Responsabile delle relazioni istituzionali, Mr. Ghassan Saade, accompagnato, nell’occasione, dal consulente di fiducia del presidente, Cristian Giancotti e dal dott. Marco Romani, responsabile della Goldwater, advisor di fiducia della EWM.

La E-Waste Systems Inc. è la prima società pubblica americana e leader mondiale nel settore del recupero, riciclaggio e reimpiego di apparecchiature e dispositivi elettronici, in grado di gestire, grazie alla propria tecnologia avanzata, l’intero processo di “ingegneria inversa”, cioè a dire, non solo smaltimento e riciclo di ogni tipo di componente elettronico, dalla semplice scheda magnetica o dal piccolo telefonino, al computer ed agli elettrodomestici casalinghi, ma rigenerazione e riutilizzo degli stessi materiali, per un nuovo ciclo di vita, con una ricapitalizzazione del prodotto lavorato che raggiunge una percentuale impensabile del 98%.

Basti pensare che, oggi, il processo dell’ingegneria inversa rappresenta un mercato mondiale da 150 miliardi di dollari e, non a caso, la E-Waste Systems Inc. collabora sia con primarie aziende mondiali (Toyota, USbank, Toshiba, Samsung, Yahoo, ecc.), che con Agenzie governative inglesi ed americane. Un rapporto che non è solo imprenditoriale ed economico, ma spazia nel campo della ricerca, tanto che la EWSI vanta già un’attiva collaborazione con le Università di Roma, Firenze e Milano, ad ulteriore testimonianza della corretta e trasparente filosofia aziendale del colosso statunitense che, come ha sottolineato Mr. Saade, coniuga alla perfezione il principio della produttività economica con il pieno rispetto e la tutela assoluta dell’ambiente, attraverso “una gestione sicura, legale ed etica dei rifiuti elettronici”, anche alla luce delle precise direttive e delle specifiche normative emanate, in materia, dall’Unione Europea.

Da sottolineare ancora, a livello lavorativo e produttivo, che, un ciclo standard di un impianto modulare, prevede, in un solo turno di otto ore, la lavorazione di quattro tonnellate di materiale l’ora ed addirittura, che è possibile ricavare più oro da una tonnellata di rifiuti elettronici gestiti dal sistema ePlant, che da 17 tonnellate di roccia aurifera.

Dunque, il Protocollo d’intesa stipulato con il Consorzio del Sudpontino nasce proprio dal forte interesse della EWM e quindi, della EWSI, a sviluppare iniziative imprenditoriali in Paesi altamente industrializzati, ove l’impiego di apparecchiature ed infrastrutture elettroniche è altamente diffuso, considerato, altresì, che, con lo sviluppo di nuove tecnologie, il ciclo di vita di tali dispositivi è diventato estremamente breve, ampliando a dismisura il fenomeno dell’obsolescenza.

“Abbiamo individuato nell’Italia e specificatamente nell’area centrale del versante tirrenico, ha sottolineato Mr. Ghassan Saade, il sito ideale per la collocazione di un nuovo impianto che possa essere punto di riferimento, sia per l’Europa, che per i Paesi del Nord Africa e del bacino mediterraneo. Fondamentale, a tal uopo, ha concluso Mr. Saade, la collaborazione con il Consorzio Industriale del Sudpontino, partner ideale per il ruolo di promotore che l’Ente riveste e mi auguro di trovare la stessa sensibilità e disponibilità mostrate dal suo Presidente, Salvatore Forte, nelle amministrazioni locali, per uno snellimento burocratico delle necessarie autorizzazioni”.

“Nell’attuale momento di gravissima crisi economica, si sta offrendo al nostro territorio un’opportunità unica, ha affermato, a sua volta, il Presidente del Cosind, Avv. Salvatore Forte, non solo perché la EWSI rappresenta una soluzione ottimale al problema dello smaltimento e del riciclo di rifiuti particolari, come i componenti elettronici, ma per il valore enorme che un suo insediamento industriale in zona potrebbe significare in termini di sviluppo ed occupazione. Mi auguro che tutti i soggetti istituzionali preposti collaborino fattivamente ad una rapida concretizzazione del progetto”.

Il secondo Protocollo d’intesa è stato stipulato tra Il Consorzio Industriale del Sudpontino e la Camera per lo Sviluppo delle Relazioni Euro-Magrebine, con sede a Tunisi e rappresentata in Italia, dal dott. Giovanni Felice Di Prisco e dall’Avv. Maurizio Conte.

Obiettivo prioritario dell’accordo è quello di creare sinergie istituzionali ed imprenditoriali per uno sviluppo economico, industriale, commerciale, ma anche culturale, tra l’Italia ed i Paesi del Nord Africa. “Il Mediterraneo, hanno sottolineato all’unisono il Presidente del Cosind, Avv. Forte e i delegati della CDREM, dott. Di Prisco ed Avv. Conte, ha bisogno di crescere insieme, per sviluppare possibili iniziative imprenditoriali ed offrire nuove opportunità occupazionali ai nostri giovani. Per questo, verrà costituito, quanto prima, un tavolo tecnico che coordini il lavoro di individuazione dei possibili soggetti partners, delle opportunità progettuali e di verifica del fabbisogno di risorse umane ed economiche, con i relativi canali di finanziamento”.

 

 

Il Direttore     Dott. Sergio Monforte

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