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FORMIA: LETTERA APERTA DEI DIPENDENTI DELLA FREEZING FISH

 

Dipendenti della Freezing Fish

Il 20 novembre scorso, erano da poco passate le nove e l’attività già ferveva, quando la collega mi ha chiamato allarmata: “Vieni  a vedere, c’è un’invasione!”

Il capannone della Formia Freezing Fish non è davvero piccolo ma tutte quelle persone non c’entravano: alcuni  in giacca e cravatta con le loro valigette (gli impiegati della Regione), altri in jeans e magliette (gli operai del comune che avrebbero dovuto praticare un buco in caso la ditta fosse stata chiusa), altri ancora in divisa: Capitaneria,Polizia e Vigili urbani. Un dispiegamento di forze neanche dovessero arrestare una banda di pericolosi latitanti. Invece dovevano solo ridurre alla fame 20 famiglie.

Noi impiegati della FFF abbiamo domandato come mai tanto impiego di soldi pubblici per una semplice “presa di possesso” di uno stabile e ci è stato risposto che si aspettavano una reazione violenta. Saranno rimasti delusi i ns. amministratori o chi ha dato l’ordine,ma noi dipendenti della FFF abbiamo reagito con dignità e correttezza: non abbiamo né ostacolato le operazioni, né inveito contro chi stava chiaramente solo eseguendo degli ordini,li abbiamo invece aiutati a portare a termine l’ingrato compito nonostante lo smarrimento che ci ha colpiti. E solo dopo lo smarrimento ha lasciato il posto alla disperazione: finiva la vita come l’avevamo vissuta per 27 anni.  Scaduto il termine concesso …tutti a casa senza prospettive e senza aiuti.

Una cosa vogliamo sapere dalle Autorità che hanno dato quest’ordine senza curarsi dei lavoratori: in questa indifferenza colpevole di amministratori che si riempiono la bocca “di operare per il bene pubblico” noi siamo sgomenti che nessuno abbia pensato al bene pubblico delle famiglie dei lavoratori che tra poco non avranno più uno stipendio su cui contare per VIVERE. Uno stipendio modesto, eppure si faceva bastare, certo con sacrifici, dicendo di no alle richieste dei figli, vestendosi al mercato, niente vacanze….. cose che conoscono bene tutti gli onesti lavoratori.

L'Azienda

Il periodo che stiamo vivendo non lo dobbiamo far presente noi: crisi, illiquidità,licenziamenti eppure i ns. politici  non hanno esitato un attimo a far chiudere un’azienda che lavorava e dava lavoro. Non vogliamo entrare nel merito,hanno già parlato gli avvocati,ma di sicuro una domanda ci sorge spontanea: era davvero necessario chiudere una ditta che lavorava per un problema amministrativo? Non era forse meglio trovare un’altra soluzione (più volte dalla FFF auspicata con proposte di rilascio di fidejussione) ? E’ normale che se viene richiesto un affitto troppo elevato e che lievita annualmente di migliaia di euro, prima di pagare uno aspetta l’esito dei processi (tra l’altro l’iter giudiziario non è ancora concluso).

E quindi a tutti noi sorge la II° domanda: PERCHE’ quest’accanimento? A chi gioverà tutto questo?

E per ultima la domanda più spinosa che i ns. politici non si sono proprio posti: ma noi dipendenti, ora , che faremo? In parte ci è stato già risposto che non è un problema del Comune, e comunque ci spetta la mobilità per 1 anno. Ma la mobilità non viene pagata con soldi pubblici ? E non era meglio che continuavamo a guadagnarci il ns. stipendio creando movimento di denaro (l’auspicata  ripresa dell’Italia) invece di diventare altri parassiti dello stato ? E se per caso vivremo più di 1 anno dopo la mobilità cosa ci aspetta in questo panorama di assoluto fermo lavorativo? Dovremo imparare a rubare?

I nostri amministratori rispondano a questo……. se possono e  ricordino che sono stati eletti per risolvere i problemi  per il bene della comunità, non per crearne altri.

Una riflessione vorremmo che facciano i mandanti di questa azione: alla fine della giornata in cui è stata effettuata la presa di possesso dello stabile della F.F.F. con quale stato d’animo sono tornati a casa? Cosa hanno raccontato a casa coloro che hanno dato l’ordine?

Invece mettetevi nei nostri panni: con quale stato d’animo siamo rientrati a casa e cosa abbiamo dovuto raccontare ai nostri figli!

Forse si sono dimenticati che noi non siamo dei numeri ma delle persone che hanno un’anima, una dignità e una morale, che lavorano tutti i giorni con le proprie forze senza mai lamentarsi con l’ unico scopo di avere una vita dignitosa.

Per questo noi oggi chiediamo a Voi tutti quale futuro ci aspetta ed un semplice “ci dispiace” non è sufficiente!

Avevamo un lavoro e desideriamo continuare ad avere la possibilità di guadagnarci onestamente da vivere.

La Costituzione Italiana non dice forse che il lavoro è un diritto?

 

                                                                                     I dipendenti della Formia Freezing Fish s.p.a.

A cura del Direttore Dott. Sergio Monforte

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