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FORMIA-GAETA: “U L I S S E” un primo passo verso la speranza.

Luigi Cocomello: Saluti a tutti i sostenitori del Progetto Ulisse. Molti non erano ancora nati quando (1990 – 24 anni fa) sul mio giornale “ULISSE IN EUROPA” pubblicammo un articolo “La trasversale Gaeta-Vasto per lo sviluppo economico in occasione della Fiera Campionaria di Venafro. Lo facevo anche nella mia veste di Vicepresidente del Consorzio Industriale Sud Pontino: ….si tratta non di una semplice condivisione ma della piantagione del “seme” di ULISSE di cui oggi si parla.
Ulisseland.com riserverà una vetrina apposita per questo anche perchè il Direttore delle due testate suindicate è il Dott. Sergio Monforte al quale è sempre andata la mia stima per l’ottimo lavoro giornalistico sviluppato negli ultimi 40 anni col quale abbiamo sempre posto l’interesse del territorio al centro delle iniiative giornalistiche. E’ l’Italia Centrale che deve reclamare una trasversale organica: autostrada, ferrovia, fasci di fibre ottiche. AUGURI.

Dalla Metro del Golfo al collegameno GAETA-VASTO  Questa è la speranza !!
Dalla Metro del Golfo al collegameno GAETA-VASTO
Questa è la speranza !!

COMUNICATO STAMPA – di Sergio Monforte – nella qualità di Resp. Stampa del Consorzio di sviluppo Industriale Sud Pontino (COSIND)

Prosegue serrato il percorso iniziato a metà Gennaio, presso la sede del Co.S.I.L.A.M. di Cassino, per cercare di concretizzare, finalmente, l’ipotesi progettuale di un nuovo collegamento ferroviario leggero, tra Gaeta, Formia e Minturno, in tempi brevi, da prolungare, a medio termine, fino a Cassino, per poi realizzare un vero e proprio collegamento strategico Gaeta-Vasto, finalizzato alla creazione di un asse trasversale Tirreno-Adriatico in grado di promuovere decisamente lo sviluppo dell’intera fascia dell’Italia centrale, da una costa all’altra, caratterizzata da un forte sistema di imprese, da aree turisticamente rilevanti e da due terminali portuali.
Il discorso avviato a Cassino, si è ulteriormente concretizzato questa mattina, con il convegno organizzato a Gaeta, presso la sede del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud Pontino, alla presenza dei consiglieri regionali Pino Simeone, Mario Abbruzzese e Marino Fardelli; di sindaci ed amministratori del sud pontino, a cominciare da Sandro Bartolomeo, per Formia e Cosmo Mitrano, per Gaeta, unitamente al primo cittadino di Cassino, Giuseppe Golino Petrarcone ed ovviamente, dei presidenti del Cosind, Salvatore Forte e del Cosilam, Raffaele Trequattrini.
Nell’introdurre i lavori, l’Avv. Forte ha tracciato un breve excursus delle tappe che hanno caratterizzato il progetto di un collegamento Gaeta-Vasto, trasversale alla “dorsale appeninica”, ipotizzata dalla dirigenza consortile già negli anni ’80 e ripresa nel novembre del 2010, con un Protocollo d’intesa sottoscritto a Roma, presso la sede della Ficei (Federazione Italiana dei Consorzi Industriali), tra il Consorzio Industriale del Sudpontino, il Cosilam di Cassino, il Consorzio per lo Sviluppo della Valle del Sangro ed il Coasiv per lo sviluppo del Vastese.
Dopo alterne vicende ed un finanziamento di ben 26 milioni e mezzo di euro stanziato dalla Regione Lazio, grazie all’allora Presidente Piero Marrazzo, per la realizzazione della tratta ferroviaria Formia-Gaeta – finanziamento inopinatamente sparito nel corso dei successivi governi della Pisana – nel dicembre dello scorso anno, sempre la Regione Lazio ha inserito la realizzazione della rete ferroviaria Formia-Gaeta-Minturno-Cassino, tra i progetti contenuti nel Documento di Economia e Finanza Regionale 2015/17.
Ad oggi, ha sottolineato il Presidente Forte, risulta già completato il primo lotto funzionale dell’opera (stazione di Formia – località Bevano), ma “per la sua attivazione e per il completamento della tratta fino al centro di Gaeta, siamo sempre in attesa dei finanziamenti regionali, mentre, nelle more, dobbiamo farci comunque carico della manutenzione ordinaria di quanto sin’ora realizzato, tanto che già nei prossimi giorni avvieremo lavori di massima urgenza, per la messa in sicurezza di un tratto all’altezza dei venticinque ponti”.
Unanime il parere dei tre consiglieri regionali, sia di maggioranza, che di opposizione. Per Fardelli, del centrosinistra, la Gaeta-Vasto è “un’iniziativa che abbatte vecchie barriere territoriali ed unisce i due lembi dell’Italia centrale”, per cui, “sono pronto a sostenere le richieste degli Enti e dei Comuni interessati a tale progetto, per fare squadra e sinergia”. Per Abbruzzese, del centrodestra, occorre coinvolgere direttamente il Presidente della Regione Zingaretti, perché “la Gaeta-Vasto rappresenta una grande opera infrastrutturale, in grado di creare lavoro ed occupazione, oltre ad evitare un ulteriore isolamento di gran parte d’Italia, rispetto a quelle che sono le nuove direttrici viarie nazionali ed europee”.
Per Pino Simeone, “va coltivata la forte e comune esigenza di amalgamare una vasta area che non è solo quella del Golfo di Gaeta, o del basso Lazio, passando dalle parole ai fatti e procedendo ad una valutazione di fattibilità, ambientale-territoriale dell’opera, grazie anche alla già manifestata disponibilità dell’Università di Cassino, per uno studio specifico di tale aspetto”.
La parola è quindi passata ai Sindaci. “Occorre superare i localismi e fare sistema, ha esordito Cosmo Mitrano (Gaeta), se vogliamo lavorare davvero per lo sviluppo del nostro territorio. Cominciamo, quindi, con l’attivare subito la prima tratta di Formia-Bevano, per dare alla Regione un segnale forte della nostra volontà”.
“Su tali argomenti, siamo in forte ritardo, ha sottolineato Sandro Bartolomeo (Formia), perché in passato si è sempre privilegiato un collegamento politico-territoriale con il nord della provincia di Latina, rivelatosi poi fallimentare, anziché fare riferimento al Cassinate ed alla realtà dell’entroterra. Sono stato da sempre favorevole alla riattivazione della linea ferroviaria Formia Gaeta, purchè il trasporto passeggeri sia prioritario rispetto a quello delle merci e rappresenti una soluzione alla mobilità del territorio, educando i cittadini all’uso del mezzo pubblico”. Auspico, ha aggiunto Bartolomeo, che anche Gaeta possa aderire al Protocollo stipulato tra Formia e Cassino, perché può costituire la base di un impegno comune in termini di infrastrutture, occupazione, sviluppo economico e turistico.
Infine, Golino Petrarcone (Cassino): “Lavoriamo per concretizzare le comuni volontà emerse quest’oggi, altrimenti, saremo sempre meno competitivi. Del resto, il Golfo, con Formia e Gaeta rappresenta lo sbocco al mare di Cassino; siamo un’unica entità territoriale, soprattutto umana, considerato il quotidiano pendolarismo verso la nostra città di tanti giovani, professionisti e lavoratori del sud pontino, interessati all’Università, al Tribunale ed alla Fiat”.

Ufficio Stampa
Consorzio Industriale Sud Pontino
Dott. Sergio Monforte

EDITORIALE di Luigi Cocomello

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