Il Tribunale di Latina in funzione Riesame, presiduto dal Dott. De Angelis, ha accolto l’istanza presentata dall’Avv. Pasquale Cardillo Cupo per il dissequestro dell’immobile che ospitava l’ex pastificio di proprietà della Paone S.p.A.
La difesa aveva infatti impugnato il provvedimento emesso dal GIP del Tribunale pontino su richiesta della Procura della Repubblica di Latina sulla considerazione che fosse stato emesso un grave errore di valutazione.
Infatti, per l’ipotesi accusatoria, sostenuta in aula dal Dott. Giuseppe Miliano, il permesso a costruire concesso nel 2008 dal Comune di Formia alla Paone S.p.A. era illegittimo in quanto privo di idoneo piano di lottizzazione.
L’Avv. Cardillo Cupo, viceversa, nel corso dell’udienza ha depositato una memoria difensiva con allegate sentenze amministative che da oltre un ventennio, in tutte le zone di Italia, ritenevano superfluo tale piano particolareggiato in tutti quei luoghi in cui la zona risultasse già urbanizzata.
Alla luce di tali numerose pronunce del TAR Valle d’Aosta, la difesa incaricava l’Ingegnere Giarnella di redigere una apposita consulenza tecnica per dimostrare come l’area in questione fosse urbanizzata dal 1939, producendo immagini aereofotogrammetiche e fatture di servizi elettrici, idrici ed igienici, che davano contezza del gravissimo errore in cui erano incorsi i Carabinieri di Formia ed il Nipaf nella valutazione della vicenda legata all’ex pastificio Paone, allegando inoltre una tabella illustrativa del carico urbanistico che veniva ingenerato dalla Società quando operava nel centro cittadino, con notevole aggravio urbanistico ed ambientale.
La difesa ha sostanzialmente dimostrato che la realizzazione di tre medie strutture nell’ex opificio inciderà in maniera molto meno invasiva per tutta la città rispetto alla situazione precedente.
Nei prossimi giorni, l’amministratore della Paone S.p.A. redigerà una stima dettagliata dei danni subiti a causa della vicenda in parola, sia di quelli materialmente subiti che per la grave perdita di immagine causata alla Società a livello nazionale ed internazionale, e saranno prontamente inoltrate le richieste a coloro che saranno ritenuti i responsabili di un errore tanto clamoroso.
Il Direttore
Dott. Sergio Monforte
