DEDICATO AL MIO AMICO CAVALIER ANTONIO IANNIELLO
PRESIDENTE UNMS PROVINCIA DI CASERTA
“Ciò che c’è da fare è spogliarsi da ogni cosa per indossare il nuovo abito” E’ cosi come insegna il vangelo in merito all’indossare il nuovo abito, ecco cosa accade quando cambiano i ruoli nell’ambito di un sodalizio. La scorsa domenica 5 gennaio, presso la Cappella dell’immacolata Concezione di San Clemente, si è celebrato il rito del possesso del seggio priorale della arciconfraternita immacolata Concezione delle anime del Purgatorio di San Clemente. Una Celebrazione essenziale presieduta da don Franco Greco, delegato vescovile per le confraternite e don Gennaro D’Antò, parroco di San Clemente, caratterizzata da alcuni riti ben prefissati. Innanzitutto la presentazione dei membri del consiglio priorale che hanno dichiarato il proprio assenso affinchè la nomina divenisse effettiva, dicendo ”presente”.E la loro presenza è divenuta manifestazione di volontà e di azione concreta. Le elezioni dei membri del seggio priorale si sono svolte il 1 dicembre “secondo gli articoli dello statuto”. La vestizione attraverso cui i confratelli indossano la “cappa” che indica l’appartenenza al sodalizio e la benedizione dei membri stessi. Antonio Ianniello, nominato priore, Gianluca Ianniello, vicario, Domenico Corbo, segretario, Don Nicola Zampella, cassiere, Giampaolo Ianniello e Daniele Ignarra entrambi consiglieri. “un ringraziamento va in particolare a chi ha spianato la strada dell’arciconfraternita – ricorda il priore – mi riferisco alle colonne portanti di questo sodalizio che hanno permesso un cammino che continua nel tempo. Quando priore era Gaetano Maenza e vicario, Antimo Corbo. Segretario Costantino Di Suravolo, cassiere Di Maio Antimo e nel consiglio c’erano anche Giuseppe Corbo e Paolo Di Maio mentre monsignor Gennaro Di Maio era guida spirituale dell’arciconfraternita. Erano i giorni in cui ci si prendeva cura dei fratelli bisognosi e si pregava. Ricordo che paolo ci insegnava il rosario e se per caso qualcuno non lo recitava doveva pagare un obolo di lire 20. Sono intervenuti al rito tanti sostenitori e membri del sodalizio, tra cui Alfonso Moccia, presidente provinciale associazione Carabinieri, Fortunato Giaquinto, presidente dell’Unione Consumatori di Caserta e i rappresentanti dell’Unms di Caserta, Fernando Di Paola, Francesco Antonucci e Giuliana De Lisi. Al termine della cerimonia don franco ha consegnato al priore la chiave di accesso all’arciconfraternita e il bastone che sostiene il priore nel suo cammino di guida come “colui che serve non come chi deve essere servito”. E infine don Franco ha donato la luce. “Ricevete il cero: Cristo luce del mondo vi illumini perché possiate indicare ai vostri confratelli la strada che porta a Lui”. E con la pace nel cuore li ha inviati nel mondo.
Editore prof. Luigi Cocomello