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FROSINONE: ARTICOLO 18: RILASCIATI I PRIMI PERMESSI A COSTRUIRE

I proprietari dei lotti edificabili in Zona B (via Marittima, via Aldo Moro da De Matthaeis al bar Minotti, parte iniziale di viale Napoli, via America Latina e via Firenze) hanno avuto, dopo che il Comitato Tecnico Regionale ha recepito integralmente la proposta di variante all’articolo 18 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, i primi permessi a costruire.

“Nell’arco di tempo intercorso dal mio insediamento – sottolinea il Sindaco Michele Marini – abbiamo portato a termine interventi che non sono mai stati realizzati nei precedenti decenni. Il Piano Regolatore Generale è stato varato nel 1973 e non è mai stato attuato dalle passate Amministrazioni. Se solo si fossero realizzati i Piani Particolareggiati ora avremmo una città di centomila abitanti più omogenea nella sua situazione urbanistica e con una viabilità migliore. Questo avverrà grazie al piano Peep, all’edilizia diretta in Piano B ed al Piano Particolareggiato CDR – CDU. Una vera pianificazione della città non c’è mai stata, ora però vogliamo che si faccia. Avevamo intenzione di varare un nuovo Prg, ma per realizzarlo occorreva troppo tempo e Frosinone poteva aspettare oltre per il suo sviluppo. Abbiamo deciso quindi di attuare il vecchio Prg dove poteva essere attuato. Sono davvero soddisfatto di quello che stiamo e abbiamo realizzato in questi anni”.

“C’è da sottolineare – ha dichiarato l’Assessore all’Urbanistica Fernando Picchi – che il piano avrà l’effetto di ricucitura urbanistica e territoriale e che, unito all’edificazione vera e propria, consentirà una migliore qualità di vita per tutti. Il volano dell’economia inizierà a girare portando al territorio lavoro e benessere. Questo in un momento di evidente crisi economica riscontrabile in tutto il mondo. L’Amministrazione Marini mi ha dato l’incarico di dettare le strategie rispetto al PRG e l’assessorato da me guidato ha portato a termine l’incarico assegnato”.

La necessità di integrare l’art. 18 delle N.T.A. del vigente PRG è nata dall’esigenza di individuare una fattispecie che metta in condizione l’Amministrazione di dare risposta a richieste di edificazione diretta che sono pervenute presso la struttura tecnica in conseguenza di una decisione definitiva del Tar del Lazio che ha di fatto autorizzato interventi edilizi in Zona B tramite edificazione diretta con indici superiori a quello proposto nella detta variante.

La determinazione dell’indice 3 Mc/mq scaturisce da uno studio volumetrico approvato dall’Amministrazione comunale della zona B; tale indice applicato alle aree edificabili della zona B, ha permesso di dimensionare il P.P., approvato dalla Regione Lazio, sia come individuazione di standard, sia come quantificazione della cessione di parte del lotto come standard integrativo nella misura del 22,50%.

Nel proporre la variante all’art. 18 delle NTA del vigente PRG si è ritenuto coerente poter applicare lo stesso indice di zona alle arre edificabili con la sola differenza che, mentre gli standard pubblici derivanti dalle volumetrie insediabili nel Piano venivano fisicamente individuati in aree appositamente destinate a tali funzioni, in questa ipotesi gli stessi devono essere reperiti all’interno di ogni lotto di pertinenza rimanendo comunque l’obbligo di cessione della superficie del 22,50%.

Questa soluzione permette di garantire gli standard necessari alle volumetrie insediabili in attesa che si proceda alla redazione del piano particolareggiato definitivo in variante allo strumento urbanistico generale.

Due sono gli aspetti propedeutici all’insediamento dei volumi di nuova realizzazione: in primo i possibili ambiti di applicazione fisicamente definiti all’interno della variante all’art. 18 delle NTA del vigente PRG, ovvero l’attuazione dell’indica di zona 3 mc/mq; in secondo luogo una analisi del tessuto esistente e della consistenza altimetrica degli edifici al fine di determinare l’altezza massima da poter attribuire ai fabbricati da realizzare che è di 22,50 metri.

Si è proceduto trasferendo i limiti di piano regolatore che attualmente definiscono la zona B su base aerofotogrammetria aggiornata al 2005 e si è inoltre riportata la perimetrazione adottata dal Consiglio Comunale con delibera n.5 del 18 febbraio 2008, per la quale l’organo di governo ha dato mandato alla struttura tecnica di procedere alla stesura del piano particolareggiato in variante di PRG.

Trattandosi di una variante alle Norme Tecniche di Attuazione del vigente PRG, risulta chiaro che gli ambiti di applicazione di tale modifica avranno effetto unicamente all’interno della perimetrazione della zona B così come attualmente definita dallo strumento urbanistico generale vigente.

ven 16 lug, 2010 2:00 am
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