COMUNICATO STAMPA
E’ un appello accorato e preoccupato assieme, quello rivolto dal dirigente dell’Istituto Nautico “G. Caboto” di Gaeta, prof. Salvatore Di Tucci, in occasione della rituale cerimonia, svoltasi ieri pomeriggio, per la consegna dei Diplomi e degli Attestati di merito agli alunni che hanno appena sostenuto gli Esami di Stato ed ai vecchi lupi di mare che hanno frequentato il Nautico 50 anni fa.
Se da un canto, infatti, il glorioso istituto di piazza Trieste, fondato nel lontano 1854 (il prossimo anno celebrerà i 160 anni) si conferma una vera e propria eccellenza, nel campo dell’istruzione, dell’intero territorio provinciale e non solo, grazie soprattutto ad una formazione professionale sempre più al passo con i tempi ed a tecnologie d’avanguardia ed in grado di assicurare maggiori sbocchi occupazionali, proprio in un momento di grave crisi per il mercato del lavoro, che va a penalizzare innanzitutto i giovani, di contro, il “Caboto” soffre in maniera preoccupante di “mal d’aule”, nel senso che l’edificio già insufficiente del Nautico non è assolutamente in grado di ospitare il crescente numero di studenti provenienti da tutto il centrosud.
Non a caso – e questo è l’aspetto più positivo, ha sottolineato il Preside Di Tucci – per il prossimo anno scolastico, l’istituto ha fatto registrare una crescita esponenziale delle iscrizioni, con un incremento dell’80% rispetto al 2012/13, tanto da raggiungere ben 33 classi (quattro in più dello scorso anno).
A fronte di tale risultato, che conferma la validità di un percorso didattico e della formazione professionale avviata da tempo, però, il “Caboto”, per i suoi tre corsi di studio (Trasporti e Logistica; Professionale per i Servizi Commerciali e Tecnico Commerciale), necessita, complessivamente, di 51 aule, rispetto alle 24 esistenti nella struttura di piazza Trieste. Se il Professionale potrebbe trovare collocazione nello stabile di Calegna, che già ospita il Commerciale ed alcune classi del Liceo Scientifico, il problema reale e più serio resta per il Nautico che necessita assolutamente di altre dieci aule.
Aule che vanno, per forza di cose, individuate in prossimità del plesso centrale, poiché la didattica dell’istituto prevede una forte componente di laboratorio, con ben dieci distinte tipologie curricolari che vengono seguite quotidianamente dalla popolazione studentesca e con impianti ed attrezzature costosissime, difficilmente duplicabili in altro sito.
E’ bene ricordare, a tal proposito, che la competenza sugli istituti scolastici secondari superiori spetta all’Amministrazione Provinciale di Latina, anche se, ovviamente, il Comune di Gaeta concorre con un diretto interesse territoriale e, non a caso, il sindaco Mitrano ha già manifestato la propria disponibilità a reperire le dieci aule necessarie al “Caboto” in un’ala della prospiciente scuola media “Carducci”, individuando, in tal modo, una soluzione ottimale.
Naturalmente, occorrono alcune opere di ristrutturazione ed adattamento, tra cui, la creazione di un ingresso autonomo: tutti lavori che non richiedono, certamente, una spesa esorbitante.
Onere che dovrebbe, comunque, essere a carico della Provincia, ma, in merito, dall’Ente di via Costa non è giunto ancora alcun segnale, nonostante la preminente responsabilità istituzionale.
Più che giusto ed anzi, doveroso, dunque, l’appello del Preside Di Tucci al Presidente Cusani ed al Sindaco Mitrano, affinchè i due Enti avviino un’azione sinergica, concreta e soprattutto rapida, tesa a risolvere il problema delle aule del Nautico, poiché l’inizio del nuovo anno scolastico è imminente e sarebbe davvero da irresponsabili procurare inutili e colpevoli ritardi, quando una soluzione soddisfacente è a portata di mano.
Riceviamo e pubblichiamo
Il Direttore Dott. Sergio Monforte