
Mia Moglie Giuditta ed io abbiamo deciso di confermare il nostro viaggio in Tunisia per il 50° Anniversario del nostro matrimonio, per condividere con nostro figlio Erasmo alcuni giorni insieme anche a sua Moglie Faouzia Azri, e per capire da vicino lo svolgersi della vita quotidiana tunisina dopo i noti eventi del Bardo e di Sousse. Abbiamo apprezzato il dispiegamento delle forze militari e di polizia, i controlli scrupolosi agli areoporti e persino ad ogni ingresso in hotel (H. 24). Insieme a queste positività abbiamo potuto constatare che alla vita normale anche nell’utilizzo del tempo libero dei tunisini (autostrade con code ai rientri dalle zone di villeggiatura – bar, ristoranti, gelaterie e locali notturni affollati in tutte le città) si contrappone una crisi evidente delle presenze alberghiere in particolare dai paesi europei. Abbiamo incontrato invece nostri connazionali che stanno svolgendo attività importanti e strategiche verso il nostro Paese.

In particolare le aziende che sviluppano il trading con l’Italia dal Porto di Tunisi, quelle impegnate nelle opere pubbliche sia nell’edilizia che nelle infrastrutture di comunicazione. Interessanti le iniziative nei settori delle produzioni industriali collocate nei moderni distretti industriali del Paese (produzione cemento a Tunisi), abbigliamento a Monastir con adiacente un’area industriale tutta dedicata ad aziende in fase di startup proprio dall’Italia, con imprenditori impegnati nell’acquacoltura, nell’esportazione di pesce fresco di ottima qualità e produttori di olio ed olive da tavola. Abbiamo incontrato connazionali che hanno deciso di vivere la vita godendo della loro pensione in Tunisia elevando in modo considerevole le loro capacità di acquisto di beni e servizi.
La constatazione che abbiamo potuto fare è che questa gente vive con minore ansia le proprie giornate sia per il clima sociale ma soprattutto per la possibilità di accedere a servizi di cura alla persona impraticabili (per i costi) in Italia. La Tunisia non è certo il paese del “bengodi” ma governatorati come Hammamet, Sousse, Kairouan, Mahdia, e Zaghouan (di più recente costituzione), con i tre aeroporti di Tunisi, Monastir ed Enfida – collegati da una autostrada a tre corsie in fase di ulteriore ammodernamento, verso strutture alberghiere di ottimo livello, sviluppano una offerta turistica di notevole qualità a prezzi convenienti. I collegamenti di breve percorrenza dall’Italia (meno di un’ora da Fiumicino a Tunisi) e una notte di navigazione da Salerno ai Porti Tunisini, rappresentano un tempo di percorrenza uguale solo a quello verso le nostre isole maggiori o verso il nostro Nord.
Abbiamo apprezzato molto le recenti visite dei nostri governanti (Cicchitto – Presidente della Commissione Esteri della Camera, il nostro Ministro degli Esteri Gentiloni e il Presidente del Consiglio Renzi due volte ciascuno nel solo ultimo trimestre), come pure la visita di stato del nostro Presidente della Repubblica Mattarella; tutte opportunamente riportate nella cronaca di Ulisseland Journal.


Abbiamo constatato di persona l’interesse che da quella sponda vi è per lo Yacht Med Festival nel Porto Turistico di Gammarth (Tunisi) la cui data è in fase di riprogrammazione per il 2016. La struttura portuale interessata è ancora in attesa di collaudo – quindi nuova di zecca – ma piena di tutti i presidi per la sua gestione, una darsena moderna e di qualità per l’attracco di imbarcazioni di alto livello, una folta schiera di ville e unità abitative, talune anche in fase di completamento costruttivo, un sistema di hotel a tutte stelle, con pochi minuti di percorrenza da Tunisi Aeroporto, susciteranno sicuramente l’interesse della nautica da diporto europea e non solo. Crediamo che il tempo che ci separa dall’apertura dell’evento debba essere vissuto da tutti gli organismi pubblici e privati dei nostri due Paesi con l’intento di far diventare già dalla prima edizione l’Expo della Nautica una “festa del mare” e una manifestazione internazionale.

Queste nostre opinioni le offriamo a quelli che come noi vedono il “bicchiere mezzo pieno” e vedono nell’Africa una opportunità per dare una mano tangibile per combattere il terrorismo e per attenuare l’esodo africano verso l’Europa attraverso lo sviluppo di quell’area continentale. L’interesse dell’Italia è di un Paese di confine che deve operare per diminuire i danni dell’esodo creando vantaggi nella internazionalizzazione delle imprese. Formazione e comunicazione è ciò che il Gruppo Tre Bit sviluppa in Tunisia per il Maghreb. I nostri presidi web e il nostro avamposto tunisino sono a completa disposizione degli operatori economici, dei professionisti e dei cittadini che intendono conoscere e investire in quell’area. Permetteteci, infine, una frase non nostra, di esortazione e di incoraggiamento: “la fortuna ama i gradini non le seggiole”.
L’EDITORE: Prof. Luigi Cocomello
Clicca qui per visitare il sito della Camera di Commercio Tuniso – Italiana
Clicca qui per visitare il sito Ecole Format di Sousse

Dal Sito Ufficiale della CTICI – (footo e testo):
“Termina con successo l’evento che ha coronato il Trentesimo Anniversario della Camera Tuniso-Italiana di Commercio e Industria. Organizzato in una location d’eccellenza, la Residenza Italiana, la Charmeuse di Tunisi, esso ha visto la partecipazione di 400 profili istituzionali, nonché economici ed industriali dei due Paesi coinvolti : Italia e Tunisia. Un evento che ha segnato la presenza di Ministri Tunisini, e nello specifico, il Ministro dell’Industria, delle Energie e delle Miniere, Kamel Ben Naceur, il Ministro dell’Agricoltura, Lassaad a, Lassaad”