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FORMIA: IL BILANCIO DISCUSSO IN CONSIGLIO COMUNALE

La Relazione dell’assessore Manna.

 

Michele Forte

L’art. 193 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 dispone che almeno una volta, entro il 30 settembre di ogni anno, il Consiglio provvede ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi ed in tale sede adotta contestualmente con delibera i provvedimenti necessaritransom wheels for inflatable boats:

a)   per il ripiano di eventuali debiti di cui all’art.194;

b)   per il ripiano dell’eventuale disavanzo di amministrazione derivante dal rendiconto approvato;

e adotta tutte le misure necessarie a ripristinare il pareggio qualora i dati della gestione finanziaria in corso facciano prevedere che la stessa possa concludersi con un disavanzo di amministrazione o di gestione, per squilibrio della gestione di competenza ovvero della gestione dei residui.

I dati di bilancio sono quindi significativi sotto un duplice profilo, sia perché consentono di  misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi, così come finanziariamente definiti in sede di approvazione del bilancio di previsione, sia perché sulla base degli stessi è possibile individuare eventuali cause di squilibrio e porvi rimedio ovvero dare atto del permanere degli equilibri alla data corrente ed anche in proiezione al 31/12/2012.

 

Sotto il primo profilo i dati attestano che le entrate correnti sono state accertate in misura pari a circa l’77% e le spese correnti in misura pari all’82%. Tale scostamento è comunque fisiologico e legato alla diversa modalità con cui vengono effettuati gli accertamenti e gli impegni. Alcuni dei primi vengono effettuati all’atto del materiale introito delle somme (es. proventi dei servizi a domanda individuale quali mense, trasporto scolastico, asilo nido) mentre i secondi vengono effettuati ad inizio anno per le spese dell’intera gestione annua (es. stipendi, mutui, contratti in essere).

 

Assessore al Bilancio Raffaele Manna

Sotto il profilo della permanenza degli equilibri si sottolinea  che il Comune si è trovato a fronteggiare, ad esercizio in corso, l’ennesimo taglio dei trasferimenti operato con il D.L. n. 95 del 06/07/2012. Tale taglio ammonta a circa € 310.000,00 e unito a quelli previsti dal D.L. 78/2010 (€ 663.080,00+546.382,46) e D.L. 201/2011 (€ 951.156,00) e al fatto che nel 2012 è sta soppressa l’addizionale comunale sui consumi di energia elettrica solo parzialmente compensata dal reintegro dei trasferimenti (l’incasso 2011 dell’addizionale è stato pari a € 436.306,00 mentre il reintegro solo di € 270.044,00), porta ad oltre € 2.600.000,00 la riduzione delle risorse che lo Stato trasferisce al Comune. Tra l’altro anche le entrate dei proventi degli impianti autovelox è stata ulteriormente rivista al ribasso per cui pure per questa specifica entrata si è passati dagli oltre € 5.000.000,00 di qualche anno fa ai 300.000,00 euro di oggi.

 

Come già fatto per le riduzioni di risorse precedenti anche per queste ultime si è sopperito principalmente attraverso una ulteriore riduzione di spesa lasciando in bilancio esclusivamente le disponibilità necessarie per assicurare i servizi essenziali o di rilevante interesse per la collettività. E’ stato destinato al riequilibrio anche il maggior gettito accertato grazie all’attività di contrasto all’evasione egregiamente portata avanti dall’Ufficio tributi e dai maggiori introiti dei proventi delle infrazioni al Codice della Strada rilevate dagli agenti di P.L., che, nonostante siano in numero non sufficiente per una cittadina come Formia, svolgono comunque un servizio apprezzabile. Non si è invece intervenuti con un ritocco delle aliquote IMU, facoltà che comunque era concessa dal D.L. 16/03/2012 n. 16 e che poteva essere esercitata  entro il 30 settembre, per cui il Comune di Formia rimane uno dei comuni con le aliquote IMU più basse della Provincia di Latina e verosimilmente anche dell’intero insieme dei comuni italiani, basta confrontare le aliquote adottate dal Comune di Formia con i dati riportati dal Sole 24 ore di qualche giorno fa (10/09/2012) per rendersi conto che tale  affermazione è decisamente veritiera.

 

 

In relazione alla gestione dei residui si segnala che sono già stati eliminati per insussistenza oltre € 1.000.000,00 di residui attivi e ed altrettanti passivi in aggiunta ai circa € 5.000.000,00 cancellati in sede di rendiconto 2010 e 2011 sia tra i residui attivi che tra i passivi.

L’avanzo destinato a spese per investimento accertato con l’approvazione del rendiconto 2011 viene applicato per € 31.154,26 per la reiscrizione di residui passivi in conto capitale così come rideterminati in seguito all’attuazione del progetto “Accertamento residui su mutui concessi dalla Cassa DD.PP.” che ha consentito di recuperare somme per oltre € 1.000.000,00 che giacevano inutilizzate presso la Cassa DD.PP.. L’avanzo disponibile è stato invece già in buona parte applicato per finanziare i debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell’esercizio.

 

Per quanto riguarda gli equilibri complessivi si mette in evidenza che, al di fuori delle situazioni che illustrate in precedenza e che con la deliberazione in esame vengono definite, dai dati di bilancio, suffragati dalle relazioni dei dirigenti, non si rilevano possibili cause di squilibrio.

Tra le spese le principali esigenze manifestatesi nel corso dell’anno attengono soprattutto ai costi di raccolta dei rifiuti (per gli adeguamenti contrattuali e il potenziamento del servizio estivo), per le utenze energetiche (atteso anche il costante incremento dei costi del petrolio), per i sinistri (rimborso ai danneggiati e franchigie assicurative).

 

Nella deliberazione di riequilibrio si tiene conto anche di un’altra novità introdotta dal D.L. 95/2012 ovvero la necessità di appostare obbligatoriamente in bilancio un fondo svalutazione crediti pari al 25% dei residui attivi riferiti alle entrate tributarie ed extratributarie con anzianità superiore a 5 anni. Considerato che in sede di approvazione del rendiconto era stato comunque già prudentemente vincolata una quota dell’avanzo di amministrazione per tali finalità adesso una parte di tale avanzo vincolato viene applicata al bilancio per finanziare l’istituzione del fondo svalutazione crediti atteso che le finalità sono le medesime.

 

In relazione al rispetto del patto di stabilità si rappresenta che è stato già definito il “patto regionale verticale incentivato” che ha ridotto l’obiettivo iniziale di € 2.310.000,00 fissandolo ad € 1.935.000,00; tale obiettivo è ancora comunque elevato, anche in considerazione dei pagamenti per investimenti che matureranno entro la fine dell’esercizio, per cui verrà chiesta alla Regione una ulteriore consistente quota per il “patto regionale verticale”, che, unitamente all’erogazione dei crediti vantati nei confronti della stessa per i vari stati di avanzamento trasmessi – il pagamento di qualcuno dei quali anticipati alle imprese da parte del Comune –  dovrebbe consentire il raggiungimento dell’obiettivo anche per il 2012 e di fronteggiare i pagamenti dando una boccata d’ossigeno alle imprese ancora più in difficoltà nel particolare momento di congiuntura economica. Inoltre confidando che la Regione, come del resto fatto nell’anno precedente, possa assegnare una consistente riduzione dell’obiettivo, si è ritenuto di non aderire al “patto nazionale orizzontale” in quanto l’eventuale miglioramento del saldo nel 2012 avrebbe comportato un pari peggioramento dello stesso nel 2013 e 2014.

Il Direttore Dott. Sergio Monforte

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