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FORMIA: Richiesto Consiglio comunale straordinario sul problema siccità

RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO

“L’aggravarsi della siccità che in queste settimane ha colpito il sud pontino ci impone di chiedere un consiglio comunale straordinario aperto all’intera cittadinanza per discutere del problema.

Oggi e in prospettiva per i prossimi anni, visti gli ormai consolidati mutamenti climatici, la logica del profitto delle società di gestione del servizio idrico e il bene comune inevitabilmente andranno a confliggere ancora più clamorosamente.

Se negli scorsi anni i soldi fin qui accumulati fossero stati investiti per rendere più efficienti le reti e gli impianti, nel tentativo di contenere le attuali perdite, riutilizzare le acque tecnologiche di depurazione per industria e agricoltura, ect. , investendo non nella logica della redditività degli investimenti ma nel beneficio sociale e delle comunità, forse già oggi potremmo affrontare con strumenti diversi l’emergenza siccità inflatable water slides.

Se tale intreccio perverso non verrà reciso il prezzo che la nostra comunità andrà a pagare sarà elevatissimo, in particolare le fasce più deboli si troveranno a fare i conti con un disagio che aumenterà ancora di più.

E’ necessario che chi ha fino ad oggi fatto finta che tutto fosse in regola venga chiamato a rispondere davanti ai cittadini di ciò che sta succedendo.

Il nostro comitato un risultato importante lo ha però conseguito, quello di dimostrare alla città, qualora c’è ne fosse ancora bisogno, l’inadeguatezza di una classe dirigente, che sta facendo arretrare la città nella scala dello sviluppo socio economico. Dovrebbe riflettere bene chi contribuisce, anche col suo silenzio, al permanere di questo stato di cose.

Per questo non crediamo più alle parole del sindaco Michele Forte che sta provando a scaricare tutte le colpe sulla sola siccità.

Questa volta non vogliamo sentire alcuna giustificazione, vogliamo che siano i cittadini a cantargliele quattro.

Lo facciamo in maniera democratica, ma sia chiaro che non accetteremo nessuna risposta in senso contrario, perché altrimenti alla prima occasione utile occuperemo l’aula consiliare.

Pretendiamo, inoltre, che ad ascoltare le lamentele dei cittadini – senza diritto alla parola – siano presenti:

  • L’ing. Sergio Giovannetti che in qualità di responsabile della segreteria dell’ATO4, stipendio da 169mila euro annui, ha il compito di verificare la correttezza dell’operato di Acqualatina;
  • L’Avv. Raffaele Di Stefano, che in qualità di garante regionale del servizio idrico viene pagato per analizzare e valutare a qualità dei servizi forniti negli ambiti territoriali ottimali, formulando proposte ed assume iniziative a tutela e garanzia degli interessi degli utenti (cittadini);
  • L’assessore Marco Mattei, assessore all’ambiente e sviluppo sostenibile della regione Lazio, il cui assessorato ha il compito di vigilare in materia di risorse idriche;
  • Il presidente della provincia di Latina Armando Cusani, in qualità di presidente dell’assemblea dei sindaci dell’ATO4, l’organo che decide come devono essere;
  • L’assessore Gerardo Stefanelli, assessore all’ambiente e alla qualità della vita della provincia di Latina.

 

Inoltre che ci sia anche Antonio Villano, presidente dell’OTUC (organismo di tutela dei consumatori).

E’ un nostro diritto essere ascoltati da chi sta creando un pesantissimo danno alla nostra comunità.

Da parte nostra continueremo a lottare per portare Acqualatina fuori dalla nostra città, ma perché questo sia reso possibile è necessario riprenderci le sorgenti, chiediamo ai cittadini di non pagare più le bollette, in modo da creare un danno al gestore idrico tale da rendere antieconomica la prosecuzione del servizio.

 

Comitato Spontaneo di lotta contro Acqualatina di Formia”

Il Direttore Dott. Sergio Monforte

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