La ricorrenza del 25 aprile deve configurarsi sempre di più come momento di riconciliazione nazionale nel solco di una memoria condivisa da tutti. Ripartiamo, dunque, da questa data per non dimenticare gli orrori di una guerra che portarono alla soppressione della libertà. Il momento del ricordo si configura come atto di omaggio e di grande rispetto per tutti coloro che si sono battuti per il riscatto e la rinascita dell’Italia. La cerimonia del ricordo di quei tragici lunghi giorni deve far riflettere, in particolar modo, le nuove generazioni. Molti giovani 67 anni fa sacrificarono la loro vita per il bene della libertà. Non dobbiamo mai dimenticarlo. La gran parte degli italiani di oggi non conosce cosa significa la privazione della libertà, il bene più prezioso dell’essere umano. Soltanto gli anziani conservano nella loro memoria il ricordo tragico di quei giorni che insanguinarono l’Italia. Per molti di noi è un ricordo legato alle testimonianze dei nostri genitori, dei nostri nonni: molti di loro furono protagonisti o addirittura vittime, anche nella città di Formia, di quei drammatici momenti. Il ricordo e la riflessione deve trasformarsi in monito per i giovani, perché il valore della libertà, ancora oggi, va difeso e salvaguardato.
La ricorrenza del 25 aprile si configura, pertanto, sempre di più, come valore della democrazia contro ogni dittatura, contro l’integralismo fanatico, contro ogni intolleranza, contro ogni razzismo, contro ogni azione di soppressione della libertà. Oggi, 67 anni dopo il 25 aprile 1945, il nostro compito è quello di rafforzare il sentimento nazionale unitario. Un compito quanto mai necessario ed urgente che investe l’intera classe politica, la quale deve recuperare quella credibilità necessaria ad assicurare il raggiungimento del bene comune. Tutti devono ripartire da questo momento per garantire anche in futuro una democrazia pacificata, sana e matura.
Comune di Formia
