Mattarella: “L’Unione europea intensifichi la collaborazione con la Tunisia.
Comune lotta contro il terrorismo a difesa della civiltà, della pace e della pacifica convivenza”
Dopo la visita ufficiale del suo predecessore Presidente Napolitano, dopo la visita ufficiale del Presidente del Consiglio Renzi e poi quella in occasione della manifestazione della strage al museo, e quella del Ministro Gentiloni, delle quali abbiamo dato notizia in altre pagine del nostro giornale, è oggi (18 maggio 2015) la volta del Presidente Mattarella a recarsi nella capitale Tunisina.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in visita ufficiale nella Repubblica di Tunisia a due mesi dal tragico attentato al Museo del Bardo.
Al suo arrivo è stato accolto con gli onori militari dal Presidente della Repubblica Tunisina, Beji Caid Essebsi alla sede della Presidenza a Cartagine (video).
I due Capi di Stato si sono intrattenuti a colloquio, successivamente allargato alle delegazioni ufficiali, al termine del quale hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa (video).
Nell’occasione è stato firmato il Memorandum d’Intesa della Cooperazione italio-tunisina per il periodo 2014-2016.
Il Capo dello Stato ha quindi incontrato il Primo Ministro, Habib Essid al Palazzo Dar Dhiafa.
Nel pomeriggio il Presidente della Repubblica italiana si reca all’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo dove è accolto dal Presidente Mohamed Ennaceur. Di fronte all’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo riunita in sessione plenaria il Presidente Mattarella pronuncia un discorso.
La visita prosegue al Museo Nazionale del Bardo: il Capo dello Stato depone una corona presso la targa commemorativa delle vittime dell’attentato del 18 marzo scorso e visita il Museo. Assiste poi, alla presenza del Primo Minsitro Essid, al concerto, in omaggio alle vittime dell’attentato del Bardo, eseguito dal quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI, preceduto dall’esecuzione degli inni nazionali, con flauti e chitarra, da parte degli alunni della scuola italiana di Tunisi.
Tunisi, 18 maggio 2015
EDITORIALE
